Uno scrigno di bellezza, l'antica cantina dei monaci benedettini che già nel '600 curavano con passione i vigneti del magico anfiteatro tra La Morra, Barolo e Castiglione Falletto. Un'eredità che oggi è nelle mani di Beppe Grasso: insieme alla moglie Velda e al figlio Loris, ha trasformato un gioiello di storia in un'autentica meraviglia, da visitare e degustare, riuscendo a sposare gli aggettivi più piacevoli, "buono" e "bello" (e anche "giusto", visto che l'azienda è certificata biologica).
Specialità, i grandi rossi di Langa: un Dolcetto personalissimo, Barbere sorprendenti, un Nebbiolo strepitoso e naturalmente declinato in modo sublime, con Baroli che vanno dal Bricco Luciani al Perno di Monforte, affinato in botte grande.
Profondità e silenzi: la cantina dell'ex monastero custodisce autentici tesori da scoprire. Sorprese inesauribili, grazie alla scelta dell'azienda: puntare sul lungo affinamento, anche in bottiglia, aspettando anni prima di mettere in commercio l'ultima vendemmia.
Se lo possono permettere, alla Cascina del Monastero: buoni da subito, i loro vini non fanno che crescere, col tempo, migliorando - in ampiezza e complessità - senza mai dare segni di stanchezza.
